Negli ultimi anni c’è stato un boom dei cosiddetti “falsi d’autore”.
Sono riproduzioni di quadri famosi da parte di artisti contemporanei e possono anche essere fatti su ordinazione, ormai si trovano anche online.
Il mercato è fiorente ed è sempre bello poter appendere in casa un quadro famoso che non sia una stampa ma una vera riproduzione su tela.
E’ una bella opportunità per pittori bravi ma non ancora famosi e che devono riuscire a mantenere il proprio studio e la propria arte, in questo modo possono guadagnare a sufficienza per continuare il proprio lavoro, ma c’è anche chi si specializza in copie e fa solo quelle.
Io di solito tendo più a parlare di altri tipi di arte e design ma mi è sembrato uno spunto talmente interessante per chi dipinge che ho pensato che parlarne in “vendere craft” potesse essere molto utile, che dite?
Ovviamente per vendere le copie si può usare un proprio sito ma anche i tanti siti di vendita di oggetti fatti a mano di cui parlo spesso: etsy, babirussa, misshobby, dawanda, ecc. ecc.
L’importante è offrire professionalità assoluta, quindi tele e colori di prima qualità, accuratezza e rispettando la legge?
Ma come si fa a rispettare il diritto d’autore facendo delle copie?
La legislazione italiana vieta di riprodurre opere di autori che non siano deceduti da almeno 70 anni, quindi attenzione ai soggetti che scegliete.
E’ possibile riprodurre quadri di artisti deceduti da meno di 70 anni o ancora in vita ma bisogna avere l’autorizzazione scritta dell’autore o di chi detiene i diritti delle opere.
Ad esempio questo bel dipinto di Frida Khalo non può essere riprodotto senza violare il diritto d’autore, non ancora…
Per non rischiare una denuncia ogni opera deve anche essere accompagnata da un “certificato di non autenticità” proprio per dichiarare che non si vuole spacciare la propria opera per quella originale (riferimenti legge 6 luglio 2002 n. 137 art. 10, Codice dei beni culturali e del paesaggio art.178/179).