Oggi faccio chiarezza sul tesserino da hobbisti, insomma ci provo, perché sto cavolo di tesserino a pagamento, richiesto da alcuni Comuni d’Italia, pare un vero ginepraio e dalle informazioni che ho trovato (e di cui vi darò i riferimenti legislativi) è spesso richiesto a sproposito!
Per questo post mi baso sulle normative della mia regione, la Liguria, che mi sono sembrate (stranamente?) tra le più chiare in materia, però sono talmente chiare e semplici che riservano un po’ di sorprese interessanti.
In particolare mi riferisco alla proposta di modifica alla Legge Regionale nr. 1 del 2 gennaio 2007 (art. 2 comma 1-2-3-11) e alla stessa Legge Regionale nr. 1 del 2 gennaio 2007 (art. 10 comma k).
La proposta di istituire questo “tesserino hobbisti” è arrivata in Liguria proprio con la proposta di modifica alla Legge Regionale nr. 1 del 2 gennaio 2007 (art. 2) e cito dal documento ufficiale del Consiglio Regionale della Liguria:
Art. 2 (Introduzione dell’articolo 32 bis nella legge regionale n. 1 del 2007)
Seguimi anche su Facebook: 1. Dopo l’articolo 32 della presente legge è inserito il seguente :
“Art. 32 bis (Hobbisti)
1. Ai fini della presente legge, sono denominati hobbisti coloro che, non essendo in possesso dell’autorizzazione di cui al presente Capo IV “Commercio al dettaglio su aree pubbliche”, vendono, permutano, propongono e/o espongono oggettistica di modico valore rientrante nel settore merceologico dell’usato e/o dell’antiquariato minore, escluso il settore dell’abbigliamento, in modo saltuario e occasionale. Gli oggetti non possono comunque avere un prezzo unitario e/o un valore superiore a 250,00 euro.
2. Essi possono operare esclusivamente nei mercatini degli hobbisti di cui all’art. 27, comma 1°, lett. h bis), come disciplinato ai sensi della presente legge.
3. Gli hobbisti, per poter svolgere l’attività di cui al comma 1°, devono richiedere al Comune di residenza, o al capoluogo di Regione qualora residenti in altra Regione, il rilascio di un tesserino identificativo, previo pagamento di € 200,00 per diritti istruttori.
Tale tesserino ha validità su tutto il territorio regionale.[…]
11. Non rientrano nella definizione di hobbisti i soggetti di cui all’articolo 10 della presente legge.
Già leggendo l’articolo 2 comma 1 di questo documento pare ovvio che chi vende opere dell’ingegno non può essere considerato un hobbista secondo la definizione della Legge Regionale: sono denominati hobbisti coloro che vendono, permutano, propongono e/o espongono oggettistica di modico valore rientrante nel settore merceologico dell’usato e/o dell’antiquariato minore.
Il comma 11 dello stesso articolo 2 chiarisce che non rientrano della definizione di “hobbisti” i soggetti elencati nell’articolo 10 della stessa Legge Regionale nr. 1 del 2 gennaio 2007 e anche qui cito dal documento ufficiale l’articolo 10 comma K che è quello che riguarda le opere dell’ingegno:
Art. 10. (Ambito di applicazione).
[…]
1. 2. Le disposizioni contenute nel presente titolo NON si applicano:
[…]
k) a chi venda o esponga per la vendita le proprie opere d’arte, nonché dell’ingegno a carattere creativo, comprese le proprie pubblicazioni di natura scientifica o informativa, realizzate anche mediante supporto informatico;
Quindi ecco ben chiarito dalla Legge Regionale che le proprie opere d’arte e dell’ingegno a carattere creativo NON rientrano tra quelle considerate da Hobbisti (usato e/o antiquariato minore).
Quindi come si può fare? Il mio consiglio è di fare una bella ricerca su Google per trovare le leggi della vostra regione e poi, se le stesse informazioni che ho fornito qui in base alle leggi della Regione Liguria sono confermate, stampatevi tutto e recatevi al vostro Comune (e magari anche a quello dove volete fare il mercatino se è diverso) pronte a battagliare sulla questione, perché non esiste che i Comuni ignorino delle norme ben precise e vi costringano a pagare dei soldi e a fare trafile inutili!
P.S. alla fine, per quanto ho potuto leggere, il tesserino hobbisti (proposto sempre e solo per le persone che vendono, permutano, propongono e/o espongono oggettistica di modico valore rientrante nel settore merceologico dell’usato e/o dell’antiquariato minore e non per chi vende craft) non è entrato in vigore qui in Liguria, quindi neppure per queste merceologie di venditori occasionali è richiesto nella mia regione, ma è sufficiente l’autocertificazione di cui ho parlato in Vendere craft: legislazione e aspetti fiscali.
P.P.S. poi mi raccontate cosa avete deciso di fare e com’è andata nel vostro Comune/Regione?
Paty
grazie per i chiarimenti, non ne avevo sentito ancora parlare.
baci e fusa
Paty 😉
Monia
Per le Venete: Legge Regionale n. 10 del 2001
http://www.consiglioveneto.it/crvportal/leggi/2001/01lr0010.html
anche qui non si parla di vendita di prodotti craft: l’art. 9 disciplina i mercatini dell’antiquariato e collezionismo, prevedendo per i venditori non professionali il famoso tesserino rilasciato dal comune, con due marche da bollo da 14.62 euro, valido un anno solare, e su cui apporre un massimo di sei timbri (uno per ogni mercatino effettuato…)
bene. penso dirò alla pro loco del comune dove intendo fare il mercatino, che il tesserino se lo sognano!!! ;P
haha! beh…grazie Alessia, ti farò sapere come andrà a finire!!!
ciaoo!!!
Alessia
@ Monia:
grazie infinite Monia, si si poi fammi sapere come va e se poi vuoi fare un guest post sull’argomento non hai che da dirmelo 😉
francesca
Ciao! Il tuo articolo è stato molto utile (ho condiviso il link sulla pagina di Facebook dedicata al gruppo LangolodiFrancesca).
A suo tempo con la mia socia di mercatini ci siamo informate presso l’agenzia delle entrate di Savona (ehi, siamo compaesane… o quasi!). Non ci crederai ma nessuno ha le idee chiare su sta cosa. L’unico ufficio che ci ha un po’ chiarito la faccenda è stato proprio l’ufficio commercio del comune di Savona, che ci ha distinto le due categorie: hobbysti e creatori di opere dell’ingegno. In base a ‘sta cosa, io partecipo ai mercatini pagando l’iscrizione all’associazione che li organizza o il suolo pubblico ai vigili se richiesto, e mi porto dietro sempre la mia bella dichiarazione. Fino ad ora nessuno ha mai richiesto nulla, e debbo dire, in tutta onestà, che sfiorare il tetto massimo dei 5000 euro annuali di guadagno è un’eventualità assai remota…. e mi faccio una bella risata se a qualcuno viene il dubbio che ci si possa arricchire facendo mercatini come li faccio io. Baci baci e grazie mille per il tuo post!
Anna
A Torino si chiamano “operatori del proprio ingegno” e qui è definito tutto
http://www.comune.torino.it/regolamenti/221/221.htm#art22
“Articolo 22 – Operatori del proprio ingegno
1. Gli operatori del proprio ingegno sono autorizzati alla vendita di oggetti realizzati personalmente, quali:
– disegni, quadri, pitture, ritratti, caricature e simili;
– monili, maschere, fiori, giocattoli, soprammobili, chincaglierie o accessori vari;
– scritti di propria produzione, comprese le proprie pubblicazioni di natura scientifica od informativa, realizzate anche mediante supporto informatico.
2. Per l’esercizio di dette attivita’ deve essere richiesta la concessione di occupazione suolo pubblico mentre non e’ necessaria l’autorizzazione commerciale ai sensi delle leggi vigenti.
3. Con apposita deliberazione della Giunta Comunale saranno individuate le aree e gli spazi destinati, i criteri e le modalita’ di assegnazione dei posteggi.
4. Viene istituito un registro degli operatori del proprio ingegno con iscrizione obbligatoria per l’ottenimento della concessione di occupazione suolo pubblico.
5. Non sono considerati operatori del proprio ingegno, e sono quindi soggetti alla disciplina del commercio su aree pubbliche, chi vende od espone alla vendita al dettaglio opere non prodotte personalmente o di tipo seriale.(…)”
Si compila un modulo per iscriversi e poi si paga il suolo pubblico di volta in volta in occasione dei vari mercatini che si svolgono in città o in apposite strutture.
Spero possa interessare.
Saluti
giulia
ciao ragazze e ragazzi, sono presidente di una ass di operatori di ingegno…ecco cosa dice la legge del commercio per la liguria:
Art. 32. (Fiere, fiere promozionali e manifestazioni straordinarie).
1. La partecipazione alle fiere è consentita esclusivamente agli operatori già in possesso dell’autorizzazione all’esercizio del commercio su aree pubbliche.
2. Alle fiere promozionali e alle manifestazioni straordinarie partecipano gli operatori autorizzati all’esercizio del commercio su aree pubbliche e possono partecipare anche gli imprenditori individuali o le società di persone iscritte nel registro delle imprese, tramite rilascio della concessione temporanea di posteggio.
2 bis. Alle fiere promozionali e alle manifestazioni straordinarie possono partecipare, tramite rilascio della concessione temporanea di posteggio, anche gli hobbysti che non esercitano l’attività commerciale in modo professionale, ma vendono, in modo del tutto sporadico ed occasionale, beni provenienti esclusivamente dall’esercizio della loro attività di hobbysti, ad eccezione del settore abbigliamento
2 ter. I soggetti di cui al comma 2 bis devono essere in possesso dei requisiti di cui all’articolo 12 e devono, altresì, dichiarare preventivamente, sotto la propria responsabilità, la loro condizione di venditori non professionali (4). 2 quater. Si considerano venditori non professionali coloro che partecipano, fino ad un massimo di dodici volte all’anno, alle fiere promozionali e alle manifestazioni straordinarie.
2 quinquies. Il Comune, nella programmazione e nel regolamento comunale di cui all’articolo 36, stabilisce le relative disposizioni di attuazione e le modalità operative per garantire il rispetto delle condizioni di cui ai commi 2 bis, 2 ter e 2 quater.
2 sexies. Ai soggetti di cui al comma 2 bis, per i quali sia stata accertata la falsità delle dichiarazioni di cui al comma 2 ter, fatta salva l’applicazione delle sanzioni penali, viene interdetta, dal momento dell’accertamento, la partecipazione a tutte le fiere promozionali e le manifestazioni straordinarie del territorio regionale
ed ecco la modifica varata ad agosto:
(Modifiche all’articolo 32 della l.r.1/2007 e successive modificazioni ed integrazioni)
1. Dopo il comma 1 dell’articolo 32 della l.r. 1/2007 e successive modificazioni ed integrazioni è
inserito il seguente:
“1 bis. Tutte le manifestazioni straordinarie e fiere promozionali su aree pubbliche devono essere
concordate dal Comune con almeno una delle Associazioni di categoria maggiormente
rappresentativa a livello regionale, rappresentate nel Consiglio Nazionale dell’Economia e
del Lavoro (CNEL), del settore interessato all’evento.”.
2. Alla fine del comma 2 ter dell’articolo 32 della l.r. 1/2007 e successive modificazioni ed integrazioni
sono aggiunte le seguenti parole: “Devono, inoltre, essere in possesso di un tesserino rilasciato dal
Comune dove si svolge la prima fiera promozionale o manifestazione straordinaria scelta. Il
tesserino ha validità annuale ed è rilasciato per un massimo di anni cinque, anche non consecutivi,
trascorsi i quali gli hobbysti per poter esercitare l’attività devono ottenerne il rinnovo. Il tesserino
non è cedibile o trasferibile e deve essere esposto in modo visibile e leggibile al pubblico e agli
organi preposti al controllo. Il tesserino è vidimato dal Comune che organizza la fiera promozionale
o manifestazione straordinaria prima dell’assegnazione del posteggio di cui al comma 2 bis.”.
3. Al comma 2 quater dell’articolo 32 della l.r. 1/2007 e successive modificazioni ed integrazioni, la
parola: “dodici” è sostituita dalla parola: “ventiquattro”.
4. Alla fine del comma 2 quinquies dell’articolo 32 della l.r. 1/2007 e successive modificazioni ed
integrazioni sono aggiunte le seguenti parole: “Il Comune deve redigere un elenco degli hobbysti che
partecipano a ciascuna fiera promozionale o manifestazione straordinaria.”.
5. Al comma 2 sexies dell’articolo 32 della l.r. 1/2007 e successive modificazioni ed integrazioni, dopo
la parola: “dichiarazioni” sono inserite le seguenti: “o privi del tesserino o della vidimazione”.
non si parla di costi del tesserino e il tesserino è stato istituito solo per controllare che gli operatori non facciano più di 12 mercati all’anno( che ora dovrebbero essere 24)
non riesco però a capire come viene conteggiato un mercato che si svolge in più giorni consecutivi…è un mercato o ogni giorno vale come mercato a se? cioè: se faccio un mercato di due gg nello stesso posto, mi conta due date o una sola??????
grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Alessia
@ giulia:
Giulia questo documento (magari mettimi i riferimenti) parla di nuovo di HOBBISTI ma hobbisti non è la definizione giusta per le persone che fanno opere dell’ingegno…
Se ti leggi con attenzione il mio post ti sarà chiaro che gli hobbisti sono persone che vendono oggetti particolari ma NON fatti a mano da loro stessi…
giulia
ciao Alessia,
si hai perfettamente ragione ma nella maggior parte dei casi gli operatori di ingegno vengono definiti hobbisti.
quei due doc sono il primo un pezzo di legge che riguarda nello specifico gli operatori di ingegno; per essere più precisi è l’art32 della legge sul commercio 1 del 2007.
l’altro doc è la modifica che è stata fatta ad agosto 2011 e che viene applicata sia agli hobbisti veri e propri che agli operat di ingegno..nello specifico è art 18; in liguria e nel nostro comune direi che hobbisti e operatori di ingegno vengono considerati uguali.
comunque vale per entrambi la regola dei 12 mercati max annuali e adesso dovrebbero diventare 24.
personalmente come presidente della mia associazione di operat ingegno, ho lottato molto per avere più mercati nel mio comune che fino a poco tempo fa ne faxceva solo 4!
finalmente ho ottenuto 12 mercati annui nel mio comune ma adesso si dovranno attenere alla legge e dovranno essere anche di più!
il tesserino è molto utile per verificare che ogni hobbista-operat ingegno non faccia più di quei mercati disciplinati dalla legge.mi puoi aiutare sulla domanda che ho posto nell’altro messaggio??quella dei mercati di più giorni????
grazie e buona giornata!
anto
@ Monia:
Sono una creatrice d ‘arte e trovo giusto che si finisca una volta per tutte tutti questi mercatini dove tutti si fanno passare per hobbisti e non lo sono . Infatti troviamo hobbisti tutti i sabati e domenica, sempre gli stessi e guarda, guarda durante l’estate le vediamo anche durante tutti i giorni della settimana. E poi, cosa dire della merce…..tanta, ma tanta merce comprata e rivenduta.Alla faccia di mercatini occasionali.
Preciso, ho partita Iva, e questo non mi staammazzando di tasse ma in merito alle mie vndite, sono a norma e tranquilla fiscalmente.Ho avuto un controllo durante un mercatino e siamo stati in 5 ad avere la partita Iva. E adesso vi chiedete perchè questa regolamentazione???? basta leggere epotrete capire che l’abusivismo non è gradito e lo condivido in pieno.Perchè devo pagare le tasse a discapito di quel hobbista che ormai è in via d’estinzione.
anto
ciao a tutti,
Faccio seguito alle normative degli Hobbisti, la quale fa presente l’iscrizione al comune e venite tesserati con un costo iniziale di 200 euro.Inutile cercare vie traverse, in quanto tutte le persone in possesso di licenza per vendita itinerante possono vendere senza alcuna domanda particolari , tutte le altre persone sono in tesseramento, che vendi articoli d’ingegno o no. Insomma mettetevi tutti in regola per il fatto che la finanza no lascia tregua a nessuno e lo si sà che è guerra aperta a evasori.
Pertanto chi vuole partecipare a mercatini deve fare tesserino. Ormai ” hobbisti ” hanno marciato troppo sui mercatini . Era ora che tutto finisse.
Buo na giornata a tutti
moniam
@anto
Fare di tutta l’erba un fascio mi sembra davvero esagerato.
Sostenere, invece, che sia giusto colpire chi si è approffittato della situazione è pienamente condivisibile.
E’ giusto tutelare gli interessi legittimi dei commercianti, sono la prima a difendere questa idea, pur non facendo parte della categoria.
MA: UNA COSA E’ L’HOBBISTA (COMPRA E RIVENDE), BEN ALTRA COSA E’ IL CREATORE (chi crea di propria fantasia e con le proprie mani..forse è meglio definirlo “ARTISTA”?).
E’ giustissimo andare a colpire l’abitudine consolidata della compra/vendita (a meno che non si parli di oggetti usati chiaramente)che ha DANNEGGIATO IL SETTORE DEI CREATORI, CHE UNA VOLTA VENIVANO CHIAMATI ARTISTI DI STRADA E CHE IN TUTTA EUROPA SONO RICOSCIUTI COME FOLKLORE LOCALE E CHE FRUISCONO DI LEGGI PROPRIE PER L’ESPOSIZIONE E LA VENDITA AL PUBBLICO.
anto
@ moniam:
Faccio seguito alla Sua risposta in merito all’abusivismo, ed è di quello che parlo.
Ormai sono anni che seguo questo problema , ma intendo anche aggiungere che, oltre trovare hobbisti irregolari , troviamo hobbisti che fanno il lavoro da artigiano,mi spiego meglio:
Per creare bigiotteria, ci si iscrive alla camera di commercio, lo stesso vale per le persone che fanno il cartonaggio, e quella che va di moda in questo momento l’incisione su oggettini,penne, ecc….e tutte le persone che creano il pezzo.( leggere normativa artigiano)
Inoltre tutti noi artigiani con lavori di Incisione, legatore, bigiotteria, ne abbiamo più che abbastanza di trovare tutta questa bella gente che vende senza tenere conto che ci stanno artigiani che sono soffocati di tasse. E vedere questo scempio, non sembra assolutamente equo.
Ribadisco per il fatto che per i cosidetti ” hobbisti ” VERI , sono in via di estinzione.
Tutti questi ” mestieri” hanno un codice ateco da rispettare, e non condivido ne ora ne mai,un uso improprio di quello che si fa passare per hobbista, una persona che tra l’altro partecipa di continuo a mercatini facendo inoltre lavori da artigiani senza essere iscritta alla camera di Commercio.
Sono felicissima del tesseramento , ma questo no basta per dare uno stop all’evasione fiscale e all’evoluzioni di cosi detti ” hobbisti”
Nulla toglie che, alcune attività svolte durante il mercatino, possono benissimo essere correlati da Partita Iva che non interferisce più di tanto al hobbista che già ha un lavoro, ma sopratutto sarebbe opportuno di effettuare tale indirizzo fiscale per quello che usa i mercatini oltre il limite possibile.
Per quanto gli artisti di strada , mi sembra che hai un po’ le idee confuse.E’ una categoria che era ed è sempre stata chiamati come tale e non sono creatori. (Normativa artisti di strada).
Cordiali Saluti
Anto
leonardo
Volevo sapere se per fare i mercatini hobbistica è necessario avere la licenza.
Se serve, dove la si può richiedere? Ha un costo alto?
anto
@ leonardo:
A leonardo,
Da quel che emerge da ultimi dati il costo dellla tessera agira a 200 euro.( spese di regiatrazione come viene chiamata)
moniam
Per quanto riguarda la Regione Emilia-Romagna,il discorso del tesserino per gli hobbisti è tutt’ora un progetto di legge (dal lontano 2008) a cui non è seguita una conversione in legge (rif. “Supplemento speciale del bollettino ufficiale per la consultazione della società regionale- VIII legislatura, nr. 225 del 24 luglio 2008).
Per quanto attiene le altre regioni italiane, non saprei rispondere,mi spiace.
Roberto
Buongiorno a tutti, faccio parte di una associazione culturale/ricreativa, questo per informarvi che stiamo organizzando a Vimercate (MB) un mercatino di artigiani e hobbisti.
L’appuntamento è per Sabato 29 / Domenica 30 SETTEMBRE 2012.
Chi fosse interessato a partecipare come espositore può contattarmi via email (circoloculturalevime@libero.it)
Vi aspettiamo numerosi in quanto il mercatino è inserito in ”Settembrando 2012”.
Marta
Ciao, sono Marta, abito a Campo Ligure, lavoro le paste polimeriche e ho deciso di provare con i mercatini, facendo una ricerca per capire bene quello che devo fare ho trovato questo tuo articolo… Tramite facebook, ho conosciuto una ragazza che ha già fatto questo tipo di esperienza a Genova e in diversi comuni della riviera. Lei ha fatto a Genova il tesserino e l’ha pagato 120,00 euro ma alcune ragazze di Bogliasco le hanno detto che lì il Comune rilascia i tesserini gratuitamente e l’unico vincolo è quello di fare il primo mercatino in territorio comunale. Ora però leggendo quello che dici tu penso proprio di non dover prendere il tesserino, anche se l’articolo è di un anno e mezzo fa… Il tuo post è molto chiaro ma è evidente e scandaloso che ogni Comune faccia ciò che vuole… Continuerò la ricerca e quando sarò sicura mi metterò in moto…
Circolo culturale vimercatese
@ Marta:
cara Marta, in merito a quanto hai scritto, ti comunichiamo che nel nostro comune, non si deve pagare nessun tesserino.
In caso di volontà a partecipare a un nostro mercatino, è richiesta una piccola quota di partecipazione.
Se ti interessa partecipare a Vimercate Vino, 8/9 giugno 2013, contatta Rossana che è la nostra referente all’indirizzo e-mail: rosmauro_m@libero.it , oppure al tel: 340.2902828.
Ciao Roberto