Visto che ieri sono arrivata in home page su artesanum (versione italiana) ho pensato di guardarmelo bene bene e di scrivere quello che mi piace , e di quello che non mi piace, di questo progetto nato in Spagna ed approdato praticamente in tutto il mondo grazie alla traduzione nelle lingue maggiori…
Le cose che trovo molto positive e quelle che trovo negative non sono in parità, come dato strettamente numerico pendono al “mi piace”, però il punto 1 dei “NON mi piace” credo sia davvero importante e quindi per ora non userò questo servizio in modo attivo, ma resto in attesa di eventuali cambiamenti per ricredermi.
Quello che mi piace:
1. mi piace MOLTO la selezione di oggetti in home page, che segue un filo conduttore e che non viene piazzata lì alla rinfusa come succede su altri siti nostrani del settore…
2. mi piace MOLTO la sezione “esperienze”, che in realtà è un forum dedicato a chi crea ma che segue un ipotetico filo di Arianna con una serie di argomenti prestabiliti (e in crescita) molto molto interessanti.
3. mi piace il fatto che è un progetto sociale e solidale, che è gratis per i designer e che gli eventuali proventi verranno destinati a finanziare progetti di artigianato in paesi in via di sviuluppo. In realtà non c’è dato modo di controllare che questo avvenga veramente ma qualche volta è anche bello fidarsi!
4. mi piace MOLTO lo spazio dato ai designer tramite le interviste (che credo cambino ogni settimana) di cui appare un sommario anche in home page.
Quello che NON mi piace:
1. non mi piace il sistema del contatto diretto tra acquirente e designer, lo trovo molto macchinoso e potenzialmente taglia fuori chi non ha voglia di perdere tempo inutile (ad esempio io sono così…) e/o non ha voglia o tempo di chiedere informazioni, ma vuole concludere l’acquisto nel più breve tempo possibile.
2. non mi piace la grafica della home page, la trovo troppo scarna, poco adatta ad un sito che tratta di “cose belle” e uniche.
3. non mi piacciono alcune traduzioni imprecise in italiano che potrebbero essere migliorate in un click, e va bene lo ammetto sono la virtuosa della lingua italiana
Francesca-Kinà
Condivido molti dei tuoi Mi Piace e Non Mi Piace, ma io aggiungo una cosa in quest’ultima categoria. Non si capisce con quale logica vengono scelte le creazioni da mettere in bacheca, se per numero di click sull’oggetto stesso, se influisce da quanto tempo si è aperto il negozio, se per una questione estetica delle foto… Ho anche provato a scrivere al Team Artesanum, ma la risposta non mi ha soddisfatta, in quanto dicevano di tenere in considerazione se l’artigiano avesse compilato l’intervista (cosa che io ho fatto) e se le foto fossero sufficientemente professionali. Ho riscontrato a malincuore che nei fatti questi due punti non sono tenuti in considerazione. Non è che io smanii di manie di protagonismo e voglia essere a tutti i costi in bacheca, ma trovo giusto che le regole siano trasparenti e uguali per tutti, no? Inoltre sarebbe un’ottima opportunità per avere un po’ di visibilità in più…Questo è il mio parere, ma ognuno ha una personale percezione delle cose. A presto Kinà
Erika
Ciao, anche io sono in parte d’accordo con quello che hai scritto. Sono su Artesanum da un anno e più ormai e non ho venduto uno spillo. Non importa, un po’ è colpa mia che ho poco tempo per seguirlo, un po’ magari la mia roba è “sempre la solita e si trova ovunque!”. Però come dice Kinà, le scelte che fanno per chi mettere o meno in Home page lasciano a desiderare. Sono stata una delle prime a compilare l’intervista, ma questo non ha cambiato molto la situazione.
Non ho chissà che velleità di vendita, ma farsi conoscere fa sempre piacere.
Ciao Erika
lia
complimenti per essere riuscita ad approdare anche lì
come vorrei riuscire a districarmi bene per quei siti!
ciao
Alessia
Sono molto d’accordo con te su molti dei punti che hai messo in luce, anche se invece io ero una grande fan del primo punto che tu metti tra i negativi, e cioè il contatto diretto tra artigiani e potenziali acquirenti. Io trovo che fosse la cosa unica di Artesanum, che lo differenziasse da ogni altra piattaforma di vendita online. Ma adesso questo è radicalmente cambiato: mentre fino a qualche settimana fa chiunque poteva contattare un artigiano per chiedere informazioni o per un ventuale acquisto, adesso possono farlo solo coloro che si registrano sul sito. trovo questa una mossa non solo sbagliata dal punto di vista del marketing(ti pare che uno si registra e perde ulteriormente tempo solo per chiedere informazioni????) ma anche scorretta verso chi lavora da tempo con Artesanum. Dato che la piattaforma non offre alcun servizio che non sia una maera vetrina dei propri oggetti non vedo per quale motivo debba chiedere la registrazione a chi vuole contattarci. E’ un controsenso e infatti da quando è stata introdotta questa simpatica novità i contatti si sono azzerati. Artesanum ERA diverso da ogni altra piattaforma anche perchè era sempice da usare sia per chi vendeva che per chi acquistava ed era aperta a chiunque. Adesso invece ci si chiude tra i “soliti” creativi o sedicenti tali, in pratica nei fatti se volevano ampliare le registrazioni secondo me hanno fatto un buco nell’acqua gigantesco… Di nuovo il solito giro chiuso fra i soli utenti della piattaforma…
Tra l’altro anche quello che dice Francesca è molto vero… la foto scelte per la prima pagina non di rado sono orrende. Alcune vote che sono state scelte delle mie foto non erano per niente le più belle, perciò anche io mi sono chiesta con quali criteri facessero le scelte. Anche io ho scritto ad Artesanum e anche io ho ricevuto una risposta che sapeva di risposta standard. Questa mancanza di comunicazione fra lo staff e gli utenti è una cosa irritante, ma su cui avevo deciso di passare sopra viste tutte le cose positive che trovavo in Artesanum. Adesso non è più così e non so davvero cosa fare perchè nessun’altra piattaforma di vendita ha qualche caratteristica che mi attiri…
Alessia
@ Alessia:
ecco, questo punto della registrazione obbligatoria non lo sapevo, anche se io anche senza registrazione il contatto diretto lo considero un punto negativo perché se dovessi comprare io difficilmente lo farei dovendo chiedere senza poter comprare direttamente, non so se è così perché io sono una compratore “evoluto” sulla rete, mentre per chi non compra abitualmente magari è meglio prima parlarsi e poi concludere…
La distanza tra staff e designer è uno dei più grossi problemi dei nostri siti, tutti tranne uno, solo in un caso il contatto con lo staff mi ha soddisfatto pienamente ed è sempre stato veloce, anche a detta di altre persone, il sito è Babirussa.
Ovviamente non è perfetto e ci sono ancora dei punti fortemente migliorabili e cose da implementare ex-novo ma mi sembra che ci sia la voglia di migliorare, anche se non con i tempi che vorrei io!
Staremo a vedere.