Per l’8 marzo non scrivo niente ma mi regalo un set da scrivania

Diciamoci la verità, ho scritto tanto in passato su questa giornata, quasi tutti hanno scritto, scrivono e scriveranno di tutto e io invece quest’anno la lascio passare così…

Non sono ottimista ma non ve lo voglio raccontare, per tirarmi su il morale mi sono regalata un set da scrivania tutto argentato, sbrilluccicante e un po’ psichedelico.

Una parte del set ve l’avevo già mostrata, è il Porta penne sbrilluccicante in #5minuti.

La seconda parte è davvero una genialata alla  MacGyver

Con un tubo di cartone, di quelli grandi che si trovano all’interno dei rotoli di carta per le mani, ho costruito uno stand amplificatore da tavolo per lo smartphone, qualsiasi smartphone va bene e anche questa è una cosa fantastica!

Ho in programma di preparare un video per spiegare bene il procedimento (che comunque è facilissimo) ma siccome non so quando arriverà, perché ne ho almeno altri 5 da fare prima di questo, comincio con un tutorial scritto.

Magari oggi che è sabato trovate mezz’ora di tempo e ve lo costruite e regalate anche voi al volo.

Con il tubo di cartone in mano ho segnato la larghezza e lo spessore dello smartphone (il mio è bello grosso) e con la matita ho segnato il rettangolo sulla superficie del tubo ben centrato rispetto alle estremità.

Ho tagliato con cura il rettangolo con il cutter e poi basta infilare nel foro lo smartphone mentre si ascolta una traccia audio e sentire che differenza rispetto al tono e al volume normale.

Ovviamente un tubo di cartone così com’è è proprio bruttino, allora l’ho interamente ricoperto con il washi tape argentato e ha preso tutto un altro aspetto, strepitosamente glamour.

Proprio alla fine del lavoro, sul retro del retro ho incollato una molla di metallo con la colla a caldo, fa da base e impedisce che il mio  amplificatore si ribalti all’indietro per il peso del telefono, anche un triangolo di cartone opportunamente ricoperto di washi tape può svolgere la stessa funzione, riciclate qualcosa che avete già in casa e via a sentire la musica mentre si lavora.