[TUTORIAL] Il procedimento per infeltrire il materiale naturale e fare il feltro

Guardando il pelo alla lente si nota che la sua struttura è composta da squame.

Per questo motivo una volta messo a bagno con acqua basica o acida, le squame si gonfiano e si aprono.

Impastando, premendo, pressando si ottiene una saldatura naturale e quando il feltro asciuga le squame si richiudono saldandosi fra di loro regalando un tessuto altamente resistente e impermeabile.

Non c’è da preoccuparsi per l’eventuale polvere che  si trova nel pelo: il procedimento di realizzazione vero e proprio comprende una lunga fase di “lavatura” con sapone di Marsiglia ed elimina tutte le impurità contenute nei peli.

Andiamo con ordine:

0. Preparazione del piano di lavoro e degli utensili

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abbiamo bisogno di poche cose per fare il feltro a mano:

I. un piano di lavoro che non patisca acqua e sapone (che sono i principali “ferri del mestiere” ;-))

II. acqua calda

III. sapone di Marsiglia o anche sapone per i piatti

IV. una stuoia ed un pezzo di plastica (va benissimo quella con le bolle per gli imballaggi) sufficientemente grandi per il pezzo di feltro che si vuole realizzare.

V. il materiale da infeltrire

1. Preparazione del modello

Questo punto è fondamentale quando abbiamo in mente un progetto preciso ma possiamo tralasciarlo per le prime prove in cui soprattutto si cerca di capire come reagisce la lana.

Per realizzare un campione poniamo sul tavolo di lavoro la plastica con sopra la stuoia, su questo piano pronto si posa il materiale da infeltrire in tre-quattro strati, ogni strato deve avere le fibre rivolte in un senso diverso alternato in modo da favorire la solidità dal feltro finito.

Per formare i vari strati bisogna separare a mano (NON con le forbici) le fibre e disporle nel verso giusto per ogni strato.

2. Decorazione

Nelle prove raramente si usano decorazioni ma in ogni caso vanno poste sul materiale da infeltrire PRIMA del procedimento vero e proprio.

Come decorazioni si possono usare sia fibre di colori diversi che di consistenza diversa (ad esempio seta) o altre cose.

3. Bagnatura

Dopo aver disposto le fibre sul piano di lavoro si comincia a bagnare il tutto con acqua saponata piano piano con le mani e/o con l’aiuto di una spugna, si deve stare attenti a bagnare senza spostare le fibre o le decorazioni in modo da non formare buchi.

4. Lavatura ed infeltrimento

Una volta bagnato bisogna massaggiarlo delicatamente con movimenti circolari, senza esercitare pressione e sempre stando molto attenti a non formare buchi privi di fibre.

Questa è la fase più delicata che deve essere eseguita senza fretta proprio per il rischio di formare buchi ed irregolarità che rovinerebbero il nostro pezzo.

Quando comincia l’infeltratura la lana comincia a restringersi ed il restringimento definitivo si avrà poi con la successiva fase della follatura.

Quando un lato del pezzo è infeltrito voltatelo e lavorate sull’altro lato ancora nello stesso modo.

Man mano che il pezzo diventa più solido e che le fibre si uniscono potrete aumentare la pressione per completare la prima fase dell’infeltratura.

Quando il tessuto è solido e non rischia più di sfilacciarsi o dividersi potete passare alla fase successiva.

Se avete dubbi continuate ancora con il “massaggio saponato”, meglio continuare un po’ di più che essere precipitosi…

5. Follatura

La follatura è un procedimento semplice ma che deve essere eseguito con un a certa energia.

E’ sufficiente avvolgere il pezzo infeltrito nella plastica a bolle o nella stuoia e quando è ben arrotolato fare pressione uniforme sul tubo formatosi e continuare a lavorare.

E’ importante cercare di fare pressione in modo uniforme per evitare le irregolarità.

Terminata questa fase si procede al risciacquo dal sapone e nell’ultimo risciacquo è bene aggiungere un pò di aceto di mele che aiuta ulteriormente l’infeltratura.

6. Asciugatura

Per l’asciugatura porre il pezzo su un piano e lasciare asciugare lontano dal sole diretto.

7. Protezione dei prodotti in feltro

Il feltro naturale si protegge come tutte le fibre naturali dalle tarme con oli essenziali e/o sacchettini di erbe e facendogli prendere aria e luce regolarmente.

8. Pulizia dei prodotti in feltro

Questo tipo di tessuto non ama i lavaggi ma si rigenera semplicemente facendogli prendere aria e luce regolarmente all’aperto.

Se il lavaggio occasionale è proprio necessario va trattato come la pura lana vergine, lavaggio a mano delicatissimo (acqua tiepida) e sapone di Marsiglia.

Copyright © Alessia Gribaudi Tramontana

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Sono la felice proprietaria di alcuni blog, troppe passioni e di una famiglia di “tipi da spiaggia”!

10 Commenti ♥

  • Febbraio 17, 2009

    urania

    Alessia perdonami, ma la lana s’intende quella naturale, cioè tipo quella che si mette dentro i cuscini?

  • Febbraio 17, 2009

    Alessia

    No, devi trovare quella cardata e se la vuoi già colorata idem oppure devi colorartela tu. Cerca sul web non ci sono moltissimi fornitori ma qualcuno si trova spulciando bene.
    In teoria potrebbe andare bene anche quella da materassi ma credo che non sia cardata quindi bisogna prima cardarla, per me è un pò troppo macchinoso.

  • Febbraio 20, 2009

    roberta

    ho riletto tutto per vedere se avevo fato tutt ma in realtà ho imparato cose nuove. una cosa è cera è veramente faticoso lavorare il feltro io con i bottoni ho penato…ci riproverò comunque prima o poi!!
    grazie
    roberta

  • […] Chiaramente non vi svelerò qual’è il progettino ma vi mostro qualche foto esplicativa del [TUTORIAL] Il procedimento per infeltrire il materiale naturale e fare il feltro. […]

  • […] riuscita a realizzare i braccialetti in feltro fatto a mano che avevo in mente quanto ho fatto il [TUTORIAL] Il procedimento per infeltrire il materiale naturale e fare il feltro e poi  E feltro […]

  • Luglio 16, 2010

    evi

    Molto bello! Bravissimo! Sono Greca, di Athene. La mia pagina e http://www.dimiourgw.ning.com. Grazie per tutorial! 😛

  • Agosto 20, 2010

    Gatto999

    Grazie per la chiara spiegazione … voglio provare subito !…
    Sembra una cosa difficile ma sicuramente divertente !…

    Ciao =^.^=

  • […] il procedimento ed il materiale necessario con foto su artigianalmente.it oppure sulla pagina di 4blog.it , provatelo! Troverete che è molto semplice e rilassante lavorare il […]

  • Dicembre 8, 2021

    Giorgia

    Ho visto da un video su youtube (credo fosse tuo) che si può creare feltro anche con “lana” di gatto e cane.. non sarebbe fantastico creare accessori e vestiti così? Sarebbero supersostenibili..e con i capelli si riesce ad ottenere qualcosa di simile?

  • Dicembre 8, 2021

    Alessia

    Ciao Giorgia, si è possibile anche fare filati con pelo di cane e di gatto e anche dai capelli anche il feltro (che poi è lo stesso procedimento che si usa per fare i dread), anzi proprio per il riciclo dei capelli (io li taglio da sola) ho in programma un post che pubblicherò su Casa Organizzata (l’altro mio blog). Dai un’occhiata anche a questo altro video che ho fatto: https://school-of-scrap.com/2021/non-solo-uncinetto-tutorial-palline-di-feltro-con-sottopelo-del-tuo-cane-o-gatto/

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