Negli ultimi giorni sto seguendo anch’io le vicende della Costa Concordia, la nave per crociere di Costa Crociere che faceva scalo a Savona fino alla settimana scorsa.
Sto seguendo in modo assiduo anche perché nell’ottobre 2006 sono stata proprio su questa nave per una crociera di organizzata da Creating Keepsakes, rivista e azienda americana famosissima nel mondo dello scrapbooking, insieme ad altre amiche scrapper nostrane e americane.
Pur non amando particolarmente la dimensione della crociera ho trovato questa nave splendida, era stata varata solo da un anno, e di una capienza eccezionale.
Oggi leggendo il post di Claudia Schettino e De Falco: le due facce dell’Uomo Normale ho deciso di scrivere anche le mie impressioni.
Mi trovo assolutamente d’accordo con l’analisi fatta proprio da Claudia, soprattutto sul fatto che è stato un errore umano (come se ne fanno a migliaia ogni giorno) causato da estrema stupidità, purtroppo con conseguenze molto gravi sotto tanti punti di vista, primo fra tutti quello delle vittime (e il bilancio potrebbe peggiorare ancora se le manovre per togliere il carburante non andranno a buon fine, con altre vittime an che tra la fauna) fino ad arrivare al costo economico sia per l’azienda che per lo stato, visto lo spiegamento di forze che si è reso necessario…
Però in seconda battuta mi sono venute spontanee altre due considerazioni che mi lasciano perplessa e basita.
Prima di tutto mi domando perché se esistono delle rotte sicure, che devono essere rispettate, queste non vengano mantenute in nome dello “spettacolo” di passare sotto costa.
Se le regole ci sono secondo me si può agire in due modi: rispettarle tout court, oppure contestarle in modo formale e cercare di cambiarle (nel caso siano regole sbagliate), ma non aggirarle fregandosene allegramente…
Schettino è stato sfortunato e stupido, ma pare che il fatto di fare questa “manovre” sia una consuetudine.
In seconda battuta analizzando il comportamento del Comandante, che è stato ampiamente criticato da ogni parte e anche dall’azienda che lo ha assunto e messo al comando di una nave di quella portata, ecco che mi viene da pensare che l’azienda Costa non sia così innocente e in diritto di intentare cause!
Chissà se Schettino era già al comando dell’ammiraglia Concordia nel 2006?
E se invece di poter fare questa foto del rientro a Civitavecchia al termine della crociera, con lo scorcio del porto che saluta i visitatori e lo scorcio della nave, ci fossi stata io sulle coste dell’Isola del Giglio?
Chiara - Ideekiare
Ciao,
non mi sono mai pronunciata in merito a tutto quello che sta succedendo.
Però le tue parole “Prima di tutto mi domando perché se esistono delle rotte sicure, che devono essere rispettate, queste non vengano mantenute in nome dello “spettacolo” di passare sotto costa. ” mi hanno fatto venire in mente che per le piccole imbarcazioni le regole vengono fatte rispettare eccome, da quel che mi raccontano… anche col ritiro del natante o della patente nautica.
E mi vien da dire che qui (in Italia, o magari anche altrove), come al solito chi può pagare fa quel che vuole, gli altri sono (giustamente) perseguiti secondo la legge.
E poi ci credo che all’estero siamo quelli della pizza e mandolino!!! Come si fa a non dar loro torto???!!!!
ps: immagino che faccia impressione pensare che su quella nave ci sei salita e poteva succedere anche a te… a me non sono capitate situazioni così estreme, ma anche solo essere in coda per un grave incidente avvenuto 500 mt davanti a noi, pensando che il nostro essercela presa con comodo ci ha forse evitato di esserne coinvolti, mi fa un pò rabbrividire…
Silvia
Alessia, la Costa è SICURAMENTE responsabile per il Diritto della Navigazione e pagherà insieme al suo comandante per quel che è successo.