Da qualche tempo serpeggia online molto malcontento sulla “questione Instagram” e così ho pensato di scrivere un post con le mie considerazioni riguardo questa faccenda del cambio della Politica sulla Privacy e Termini di servizio e su altre cosette che riguardano i social network più in generale.
Prima di tutto vi dico che adoro internet, adoro tutto quello che offre e adoro anche i social network intelligenti usati in modo intelligente e appropriato, sono motori che possono migliorare la nostra vita se impariamo ad usarli bene e a non farci spaventare per ogni nonnulla.
La seconda cosa è che non sono assolutamente sconvolta perché Instagram, o qualunque altro sito o blog o social network guadagna con il mio traffico, le foto che decido di caricare e condividere, i commenti ecc. ecc. è una cosa assolutamente normale.
Instagram lo specifica bene sul proprio blog:
“From the start, Instagram was created to become a business.”
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E sinceramente non so chi avrebbe potuto credere il contrario, si fa tanto parlare negli ultimi mesi di “start-up” e poi quando ne vediamo una ottima non la riconosciamo?
In Italia siamo abituati a pensare che su internet tutto debba essere gratis, questa è una scemenza colossale e non sarebbe neppure etico, internet ci chiede qualcosa in cambio e siamo noi che dobbiamo decidere se la cosa ci va bene e continuare ad usufruirne, oppure cancellare alcuni account, oppure ancora non usufruirne per niente.
Resta fermo il punto che le foto di Instagram (e non solo) restano sempre di nostra proprietà e il sito non ci pensa neppure a vederle, però sta meditando sull’introduzione di un sistema di guadagno nuovo e in linea con i propri standard, semplicemente questo.
Ora sta a voi scegliere ma se Instagram vi piaceva prima perché non dovrebbe più piacervi adesso?