Io qui parlo spesso di design, anzi parlo di “piccolo” design, quello dei makers moderni che progettano e realizzano le loro opere.
Il design lo vivo da sempre, fin dai tempi lontanissimi del Liceo Artistico, chi nasce con il bernoccolo della grafica e della progettazione mette questa passione dappertutto.
Però se avessi un figlio con le mie stesse capacità che dovesse scegliere adesso, gli spiegherei che incanalarle nel modo giusto richiede tempo e molto studio, si può fare da soli ma se c’è la possibilità di seguire dei corsi per riuscire a fare le stesse cose con meno tempo e fatica è meglio seguirli.
E i corsi ci sono, per fortuna, in cinque città: Milano, Roma, Torino, Venezia e Cagliari grazie allo IED, l’Istituto Europeo di design.
Sono corsi triennali che alla fine rilasciano un Diploma di Primo Livello riconosciuto dal Ministero dell’Università, importantissimo frequentare corsi seri e allo IED Design lo sono davvero.
Spesso parlo con amiche con figli più grandi dei miei, ragazzi che alla fine delle superiori non sanno dove sbattere la testa e qui entriamo in gioco noi genitori che dobbiamo capire quali sono le loro capacità, i loro doni e le loro passioni ed indirizzarli nel modo giusto perchè siano felici da grandi, con un lavoro che amano, invece che “intrappolati” in un mestiere scelto solo per non restare fuori dal mondo lavorativo, come disse Confucio:
Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno in tutta la tua vita.
Chiara - Ideekiare
Intrigante… solo che con il mio diploma di ragioneria, credo partirei mooolto svantaggiata, perchè non ho le basi.
Alessia
@ Chiara – Ideekiare:
ma io non credo, questa scuola è fatta apposta per fornire le basi, ci sarà sicuramente un test di ammissione come in quasi tutti i corsi universitari…