Oggi sono tornata a lavorare il metallo, non so se ricordate i vari progetti di alcuni mesi fa e in particolare il pendente Stick d’argento lavorato e martellato a mano.
Ri-parlo di rame ma soprattutto degli attrezzi e materiali che servono per chi vuole focalizzarsi sulla creazione di bijoux artigianali.
Questo articolo nasce da una collaborazione con Opitec che mi ha fornito tutto quello che mi è servito per ottenere questo nuovo ciondolo che ho chiamato “circle life”.
E’ un ciondolo semplice perché si parte da una forma di rame già pronta ma è anche unico perché lo stesso ciondolo a ciambella di rame liscio anche stozzato, martellato e ossidato esattamente nello stesso modo sarà sempre diverso a tutti gli altri.
Per mettermi a lavorare questo ciondolo ho usato una base di rame già pronta e l’ho stozzata ben bene con il martello apposito, un robusto Picard prodotto in Germania con il manico in legno verniciato e la testa in acciaio con la doppia pallina, da una parte più grande e dall’altra più piccolina per poter ottenere effetti diversi.
Il blocchetto per stozzare in legno massello, usato con la base in espanso rigido, rendono il lavoro uniforme e si possono usare su qualsiasi superficie resistente, io ho martellato con energia sul piano della cucina che è all’altezza giusta 😉
Dopo aver battuto e segnato il ciondolo come lo volevo io ho pensato all’ossidazione.
Ho cercato un po’ di informazioni in rete e ho scelto di sperimentare una patina verde-azzurra e il risultato è quello che si vede nelle foto qui sotto e a me piace proprio tanto.
Per questo bijoux ho usato tutto il materiale Opitec che potete vedere nel video qui sotto e potete acquistare sul catalogo con questi codici:
– martello per stozzare cod. 343.011
– blocchetto per stozzare cod. 688.941
– incudine da orefice cod. 583.870
– lastra espanso rigido cod. 583.917
– ciondolo di rame donut cod. 585.241
– collier silky cord cod. 575.680
– anelli medi rame cod. 418126
Per l’ossidazione invece ho usato solo acqua, sale, ammoniaca e aceto ma vi racconterò meglio come si fa in un prossimo post, è facile ma ci sono troppe cose da dire per allungare ancora questo e quindi tenetemi d’occhio per la prossima puntata.
Questo post è offerto da Opitec
Alessia
Ciao Alessia! Se avessi ricotto il tuo pezzo il risultato a livelli di texture sarebbe stato ancora più evidente. Ti scrivo soprattutto per la patina: non respirare quel composto quando lo pulisci come vedo che hai fatto sul tuo pezzo e soprattutto proteggi il pezzo, quel tipo di composti sono tutti molto tossici. La lavorazione del metallo comporta conoscere alcune cose in modo piuttosto approfondito, soprattutto per divulgarla. Per colorare senza rischi ci sono altri metodi che non richiedono molte precauzioni 🙂
Buona avventura, se il metallo ti piace vedrai che ti prenderà!
Alessia
Alessia
Ciao Alessia, non so cosa vuol dire “ricotto” ma mentre studiavo in rete la varie patine ho letto anche che sono composti tossici e che vanno protetti perchè non restino a contatto con la pelle e infatti il mio ciondolo è stato poi finito in questo modo e ho fatto tutto con i guanti e all’aperto, infatti per la patina farò un nuovo post per spiegare bene tutto 🙂
Non arriverò mai ai tuoi livelli con i metalli ma li adoro.