Negli anni scorsi avevo già ampiamente parlato dell’utilità che hanno maglia ed uncinetto nel migliorare la nostra vita, di come l’uncinetto possa essere veramente terapeutico per la mente, intanto ti invito a leggere (o rileggere) Lavorare a maglia e all’uncinetto fa bene.
Ma oggi voglio approfondire questo argomento alla luce di un nuovo studio commissionato dall’associazione Gomitolorosa al centro neurologico Carlo Besta di Milano.
Quest’ultimo studio, appena terminato, ha dimostrato ancora una volta che lavorare a maglia o all’uncinetto non è solo un hobby creativo, ma anche un’attività che fa bene alla salute mentale.
Lo studio condotto dall’IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, in collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Reading, UK, ha coinvolto 40 volontari, uomini e donne, esperti di knitting (lavoro a maglia e uncinetto), che sono stati sottoposti a Magneto/Elettroencefalogramma (M/EEG), una metodica non invasiva che registra l’attività magnetica ed elettrica della corteccia cerebrale, prima e dopo il lavoro a maglia.
L’obiettivo era di verificare se il lavoro a maglia influisce sul livello di attenzione in modo simile alla meditazione, che a sua volta migliora la salute mentale e il benessere.
I risultati hanno mostrato che maglia e crochet hanno effetti positivi sul cervello, in particolare:
- – Riducono lo stress e l’ansia, allontanando i pensieri negativi e favorendo il rilassamento.
- – Aumentano la concentrazione e la memoria, stimolando le funzioni cognitive e il problem solving.
- – Migliorano l’umore e l’autostima, generando soddisfazione e senso di appartenenza.
- – Favoriscono la socializzazione e la solidarietà, creando legami e scambi con altre persone che condividono la stessa passione.
Lavorare all’uncinetto, quindi, non è solo un passatempo, ma una vera e propria terapia, che può essere utile a chi soffre di disturbi psicologici, come depressione, ansia, disturbo post-traumatico da stress, o a chi deve affrontare situazioni difficili, come malattie croniche, lutto, isolamento.
L’associazione Gomitolorosa Onlus, che ha promosso lo studio, da anni sostiene e raccomanda la Lanaterapia, ovvero l’uso del lavoro a maglia o all’uncinetto come strumento integrativo del percorso di cura, in particolare per le pazienti affette da tumore al seno.
Il presidente della onlus, il dottor Alberto Costa, oncologo senologo, ha dichiarato: “Il nostro studio ha l’obiettivo di confermare quello che le volontarie e i volontari della nostra associazione sperimentano empiricamente ogni volta che prendono in mano i ferri e si sentono meglio”.
Lavorare con ferri e uncinetto, quindi, non solo fa bene al cervello, ma anche al cuore.
Per approfondire l’articolo, ecco alcuni altri studi precedenti che hanno esaminato i benefici del lavoro a maglia e all’uncinetto sulla salute mentale:
- – Uno studio del 2013, pubblicato sulla rivista British Journal of Occupational Therapy, ha intervistato 3.545 persone che praticavano il knitting e il crochet, scoprendo che il 90% di loro si sentiva più calmo, felice e utile dopo aver lavorato a maglia. Inoltre, il 54% di loro ha riferito di sentirsi molto orgoglioso dei propri progetti e il 40% di aver migliorato le proprie relazioni sociali grazie a questa attività.
- – Uno studio del 2014, condotto da ricercatori dell’Università di Cardiff, ha analizzato l’impatto del lavoro a maglia sul benessere psicologico di 60 donne con diagnosi di disturbo depressivo maggiore. Lo studio ha rilevato che uncinetto e maglia hanno contribuito a ridurre i sintomi depressivi, aumentare l’autostima, il senso di competenza e l’interesse per la vita.
- – Uno studio del 2017, realizzato da ricercatori dell’Università di Wollongong, ha esplorato gli effetti del lavoro a maglia e all’uncinetto sul benessere emotivo di 100 studenti universitari. Lo studio ha mostrato che il lavoro a maglia e all’uncinetto ha aiutato gli studenti a gestire lo stress, a rilassarsi, a esprimere la propria creatività e a sentirsi apprezzati dagli altri.
Tutti questi studi portano alla stessa conclusione, che knitting e crochet non sono solo semplici passatempo divertenti, ma possono migliorare la qualità della vita.
Esistono anche altri hobby creativi che hanno ottimi benefici per la salute mentale. Alcuni esempi sono:
- Scrivere: scrivere è un modo per esprimere i propri pensieri, sentimenti, esperienze e fantasie. Scrivere può aiutare a liberarsi dalle tensioni, a elaborare le emozioni, a stimolare la creatività e a migliorare le capacità linguistiche. Scrivere può essere anche un’occasione per condividere le proprie storie con gli altri e ricevere feedback.
- Disegnare e dipingere: disegnare è un’attività che richiede attenzione, concentrazione, coordinazione e immaginazione. Disegnare può aiutare a rilassarsi, a sviluppare il senso estetico, a esplorare il proprio mondo interiore e a comunicare con gli altri. Disegnare può essere anche un modo per esprimere il proprio umore, le proprie idee, le proprie emozioni e le proprie visioni.
- Cucinare: cucinare è un’attività che coinvolge diversi sensi, come il gusto, l’olfatto, la vista e il tatto. Cucinare può aiutare a ridurre lo stress, a migliorare l’umore, a stimolare la creatività e a soddisfare il palato. Cucinare può essere anche un’occasione per socializzare, per imparare nuove ricette, per scoprire nuove culture e per nutrirsi in modo sano.
Questi sono solo alcuni dei tanti hobby creativi che possono migliorare la nostra vita. L’importante è scegliere un’attività che ci piace, che ci appassiona, che ci diverte e che ci fa sentire bene, io ovviamente caldeggio sempre per l’uncinetto, ma non mi fermo qui, amo cucinare, scrivere, leggere e fare tante altre cose.
Tu, oltre all’uncinetto, cosa ami fare?