Disoccupazione in aumento e crisi che non diminuisce, scommetto che anche tu hai un sogno simile a quello che ho io: un piccolo atelier dove poter creare e poi vendere quello che esce fuori dalle mie mani e dalle mie idee.
Ma a seconda delle tue attitudini e passioni potrebbe essere anche uno studio per fare consulenze, oppure l’attività come fotografo o come blogger professionista e tanto altro.
Ognuna di noi ha un hobby che ama.
Ma sarà possibile reinventare il lavoro partendo da questo desiderio?
La disoccupazione è al 13% e morde soprattutto noi donne, ancora di più se siamo mamme di uno o più bambini.
Il welfare per chi ha figli è un miraggio e, dopo il secondo figlio, restare a casa sembra quasi sempre la scelta più ovvia.
Gli orari del dipendente mal si addicono a chi deve gestire una famiglia, vero?
La strada potrebbe essere ripensare il lavoro, scollegarci dall’idea del posto fisso e puntare su un lavoro autonomo che si basa su una reale passione.
Prendi un foglio e metti nero su bianco quello che ami fare, gli hobby che hai e in cui sei brava.
Per trovare l’ispirazione puoi partire da qui ma ricordati di essere obiettiva, devi creare un sorta di business plan per capire se quella cosa che ami tanto può trasformarsi davvero in un lavoro e devi fare anche un po’ di sana autocritica, se i risultati e le tue conoscenze su quel particolare argomento non sono ancora arrivate ad un livello avanzato non è il momento giusto per partire.
Affina ancora la tecnica prima di fare il salto nel buio.
Io di passioni ne ho tante e ho sempre pensato la mia occupazione su queste basi, ad esempio ho una laurea alla Facoltà di Medicina e di mestiere scrivo e mi occupo di Social Media, ma la passione è venuta fuori fin da ragazza, quando internet praticamente non esisteva in Italia e quando (dopo la nascita di Leon) ho deciso di cambiare lavoro erano oltre 15 anni che imparavo tutto quello che era possibile su questo “hobby”.
Lavoro indipendente, orari flessibili, un lavoro che ti piace davvero sono tutte cose che fanno birllare gli occhi ma ci sono anche dei punti di ombra, ci sono delle difficoltà da mettere in conto.
La prima e più importante è che non puoi contare su uno stipendio fisso ogni mese, per chi è abituato ad avere questa certezza mensile l’impatto può essere destabilizzante.
Se stai pensando di cambiare pensaci, rifletti bene, sarai in grado di sostenere la pressione dei primi tempi, in cui il guadagno ancora non si vede, e dei mesi di calo fisiologico?
Un altro punto da prendere in considerazione è che i guadagni non arrivano da soli, il lavoro di promozione per far conoscere l’attività è un’altra occupazione a tutti gli effetti, porta via tanto tempo e deve essere pianificata e studiata bene, è fondamentale.
Internet e i social ti possono aiutare tantissimo per farti conoscere e con investimenti limitati, studiali, impara e fatti aiutare con una piccola consulenza ben mirata (io ne faccio tante di queste consulenze e sono proprio dedicate a chi è ancora in fase embrionale, infatti ho chiamato questo servizio speciale Micro imprese e Micro idee).
L’ultimo monito che voglio farti riguarda la differenza tra hobby e lavoro, qualsiasi hobby per diventare un lavoro deve essere trattato come tale, dovrai dedicargli tante ore al giorno e irrimediabilmente non sarà più uno svago, si trasformerà in un impegno vero e faticoso, sei pronta per cominciare il viaggio?
Se hai già trovato l’idea giusta puoi provare a partecipare a Perlana for Women, il bando organizzato da Perlana e Fondazione Risorsa Donna per realizzare il tuo sogno nel cassetto tutto al femminile.